The Art Pacemaker Un progetto di Franco Ariaudo e Driant Zeneli

The Art Pacemaker è stata pensata come una performance collettiva organizzata sulla falsa riga di una manifestazione podistica ordinaria, una visita guidata per le gallerie, fondazioni, spazi no profit e musei cittadini. I “pacemaker”, sono dei runner presenti nelle maratone incaricati di correre la gara ad un ritmo costante, per concluderla nel tempo indicato dai numeri scritti sui palloncini che portano legati alla canottiera, fungendo così da punto di riferimento per atleti meno esperti.
Il pacemaker funge anche da motivatore e trascinatore, fornendo istruzioni e suggerimenti preziosi sulla conduzione di gara.

The Art Pacemaker ha accompagnato i corridori nei luoghi della cultura artistica contemporanea intervallando le visite alla corsa in un percorso costruito dagli artisti attraverso un’operazione di tipo curatoriale, con l’accompagnamento di una radiocronaca della corsa curata da Marco Tagliafierro. Per ogni luogo visitato l’artista pacemaker si sofferma su un’unica opera e, proprio come un cicerone, introduce il lavoro ai corridori. Gli spostamenti rapidi su una singola opera di volta in volta, sono mirati ad ottenere la sensazione di aver visitato non tanti luoghi, ma un unico grande spazio dell’arte, come un museo diffuso, un unico percorso filologico. Al termine della gara, ai partecipanti è stata spedita una medaglia a casa, ad attestare l’avvenuta partecipazione a The Art Pacemaker.

Come in The Art Pacemaker, that’s contemporary app funziona da cicerone per l’utente, individuandogli i poli dell’arte più vicini, fornendo i percorsi più veloci per raggiungerli e permettendo a ogni utente di invitare i propri amici agli eventi attraverso l’integrazione con i più diffusi social.

That’s contemporary app e The Art Pacemaker sono stati resi possibili grazie al contributo di Rotthapharm | Madaus.

Video della performance.