Stefano Perrone Nuvola singola sopra il cielo blu

È il mondo come lo vediamo ogni giorno, come presentato dalle immagini generate a partire da un codice grazie all’intelligenza artificiale: in alta risoluzione, dai contorni precisi e perfetti. (Una volta un saggio ci disse che la quantità di immagini processate durante una vita intera nel Medioevo è la medesima quantità che noi immagazziniamo oggi in una settimana).

Subliminalmente siamo continuamente tempestati da queste immagini che ci restituiscono questo tipo di mondo. Ma quale mondo, quale nuvola e quale cielo?

Stefano Perrone confonde le carte insinuando anche nell’osservatore più attento il dubbio su quanto stiamo vedendo e sul confine delle immagini.
Lo fa con pennellate precise, pulite e attraverso colori accesi e saturi che restituiscono consistenza alle cose. Il cielo di Perrone è azzurro, molto più azzurro (ancora più azzurro) e al suo centro in alto una candidissima nuvola.

Fin qui, sembra che anche la tela pittorica non può che arrendersi ai dettami di perfezione e pulizia proprie del web. Allora che differenza c’è?

A dissipare i dubbi, ci pensa lo stesso artista che interviene su questo paesaggio, dove tecnica manuale e tecnologie digitali si confondono, coprendolo con un elemento che turba ma che è anche il suo segno distintivo – il watermark con il suo cognome. È tramite il watermark che così rivendica con ironia il suo diritto d’autore: questa “nuvola singola sopra il cielo blu” non è una delle tante immagini realizzate da un AI, ma è un’immagine-opera di Stefano Perrone.