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LA MATERIA DELLE ISOLE

Un progetto di That’s Contemporary ideato e diretto da Giulia Restifo che pone in dialogo il patrimonio archeologico eoliano e artiste e artisti contemporanei

Quando l’arte contemporanea si confronta con l’immenso panorama archeologico, culturale e umano di un territorio emergono nuove e inaspettate possibilità di lettura e narrazione del patrimonio, in un discorso generativo tra passato e presente. Con questo spirito, La Materia delle Isole è il nuovo progetto promosso da That’s Contemporary per il Parco Archeologico delle Isole Eolie – Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea, nato grazie al contributo della Regione Siciliana – Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, che invita artiste e artisti contemporanei a indagare il patrimonio archeologico materiale e immateriale eoliano, interpretandolo alla luce dell’oggi.
A pochi giorni dalla conclusione della residenza artistica di ricerca che rappresenta la prima fase del progetto, scopriamo La Materia delle Isole attraverso le parole della sua ideatrice e direttrice Giulia Restifo, del direttore del Museo e del Parco Rosario Vilardo e delle artiste partecipanti Rachele Maistrello e Virginia Zanetti.

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1. 1, 3 Collezione Museo Luigi Bernabò Brea_Courtesy That’s Contemporary © Miriam Ziino

2. Vista Isola di Salina_Courtesy That’s Contemporary © Miriam Ziino

“La Materia delle Isole”, racconta Giulia Restifo, “Nasce dall’unione di due amori incondizionati: quello per le Isole Eolie e quello per l’arte contemporanea. Le Eolie le frequento sin da bambina, e negli anni hanno rappresentato compagne di crescita personale: inizialmente con la famiglia via mare, durante l’adolescenza nei luoghi della movida, e successivamente attraverso un’esplorazione più profonda delle loro frazioni, dei panorami, delle persone e della loro cultura, radicata nella letteratura, nel mito, nell’archeologia e nelle tradizioni.
Da anni sognavo di creare un ponte con quella che è la mia altra passione e professione, l’arte contemporanea, che percepisco sempre più come un dispositivo capace di attivare conoscenza, unione e scambi. L’incontro tra queste due dimensioni rappresenta per me una narrazione altra, profonda e contemporanea di luoghi intrisi di storia. È anche un’opportunità per i visitatori e i turisti di scoprire le Isole Eolie attraverso nuovi sguardi e inedite prospettive.
Questo sogno si è concretizzato grazie all’incontro con Rosario Vilardo, Direttore del Museo Luigi Bernabò Brea e del Parco Archeologico, con cui ho iniziato a riflettere su come raccontare il vasto patrimonio custodito nelle collezioni e trasmettere lo spirito dell’isola in modo nuovo. Il lavoro sui siti archeologici rappresenta, in questo senso, un’apertura della collezione di arte contemporanea del museo, che già ospita importanti artisti contemporanei negli spazi delle Ex Carceri. Tuttavia, intervenendo direttamente sui siti archeologici, riusciamo a intercettare le persone in luoghi diversi, portando l’attenzione verso il patrimonio storico anche in contesti ricreativi.
Un esempio significativo è Contrada Diana, oggi area con un parco giochi a Lipari, o le Saline di Lingua, luogo di bellezza paesaggistica a Salina che conservano nel fondale i resti delle antiche saline, anche se quest’ultimo aspetto é poco conosciuto. Le artiste, selezionate insieme al comitato di esperte ed esperti di arte pubblica e pratiche partecipative, hanno intrapreso nella prima fase una residenza di indagine e studio per entrare in connessione con lo spirito di questi luoghi, esplorandone le storie, i paesaggi e il patrimonio culturale.”

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Vista sull'Isola di Salina_Courtesy That’s Contemporary © Miriam Ziino

Giulia Restifo e Virginia Zanetti nel sito archeologico delle Saline di Lingua_Courtesy That's Contemporary © Miriam Ziino

Il cuore del progetto è la possibilità da parte di artiste e artisti contemporanei di fare un’esperienza diretta del patrimonio archeologico delle Isole Eolie, trasformandolo in materiale di studio, ricerca e ispirazione, interagendo con il territorio, fino ad arrivare a suggerire nuove possibilità per la sua narrazione, in un dialogo vivo tra presente e passato.
Partendo dalla collezione di reperti e resti archeologici di epoca preistorica custodita dal Parco Archeologico delle Isole Eolie e dal Museo Luigi Bernabò Brea – che illustra l’evoluzione delle diverse culture presenti nell’isola dai primi insediamenti umani stabili nel neolitico – la residenza artistica attraversa la materia e lo spirito del luogo con un ricco programma di esplorazione insieme a guide museali ed esperti di cultura e di paesaggio e a un incontro con la comunità e le istituzioni locali.
La Materia delle Isole allarga infatti lo sguardo a tutta la ricchezza culturale, naturalistica e umana delle Eolie e alla forza di popolazioni che, dai primi insediamenti neolitici fino all’esportazione dell’ossidiana e alle ex cave di Pomice, ha reso le isole un territorio di incontro e scambio.

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Visita all'Isola di Salina_Courtesy That’s Contemporary © Miriam Ziino

Le Isole Eolie, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, oltre a essere terre di straordinaria bellezza naturale, sono anche un tesoro archeologico che racconta la storia di antiche civiltà e popoli che, nei secoli, hanno abitato queste terre vulcaniche. Luoghi del mito, della forza dei vulcani, di viaggiatori temerari, di pirati e di una storia millenaria che inizia nel Neolitico e dura fino ad oggi.

Il parco archeologico delle Isole Eolie si sviluppa nelle isole di Lipari, Panarea, Filicudi e Salina e comprende suggestivi villaggi preistorici, necropoli di età greca e romana, terme romane e tante altre testimonianze. La sua sede principale è il Museo archeologico Luigi Bernabò Brea sul Castello di Lipari, fondato nel 1954, che ospita una vasta collezione di reperti risalenti alle varie epoche storiche. La collezione del Museo rappresenta un viaggio nel tempo che porta a scoprire come le isole, grazie alla particolare geologia, abbiano conservato questa ricca documentazione archeologica. I venti di maestrale e di ponente, infatti, trasportano ceneri vulcaniche sottilissime che si depositano sui suoli, proteggendo i reperti e formando una vera e propria capsula del tempo.

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Castello di Lipari, sede del Museo Bernabò Brea_Courtesy That’s Contemporary © Miriam Ziino

Dal 2015, il Museo si distingue per ospitare una collezione permanente di arte contemporanea. Questa attività ha arricchito l’esperienza del patrimonio culturale locale attraverso la messa a confronto di opere lontane nel tempo e contemporanee. La Materia delle Isole si intreccia con l’esperienza del Parco in continuità con questo spirito di dialogo tra epoche, visioni e rappresentazioni.

“Abbiamo abbracciato il progetto La Materia delle Isole” – afferma il Direttore del Museo Rosario Vilardo – “in continuità con un rapporto unico del nostro Museo, che quest’anno festeggia i 70 anni di età. Infatti, già dal 2015 le tradizionali collezioni archeologiche – dal preistorico all’epoca classica – sono arricchite dalla collezione permanente di arte contemporanea “Mare Motus. Eolie 1950/2015″, sostenuta da Unione Europea e Regione Sicilia curata da Lea Mattarella e Lorenzo Zichichi, negli spazi delle ex Carceri del Castello. Mettere a confronto opere di epoche lontane e contemporanee espande l’esperienza culturale e stimola la riflessione. Crediamo che il nuovo progetto La Materia delle Isole possa continuare e amplificare questa linea, poiché gli artisti e le artiste trascorreranno del tempo a contatto con i nostri reperti, nei siti archeologici e, soprattutto, con i nostri esperti. Le opere, inoltre, usciranno dai confini del museo e entreranno nel Parco, luoghi aperti e vissuti quotidianamente da comunità e turisti.”

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Visita al Sito Preistorico del Castello di Lipari_Courtesy That’s Contemporary © Miriam Ziino

Le prime artiste invitate a entrare in dialogo con il patrimonio materiale e immateriale eoliano sono Rachele Maistrello e Virginia Zanetti, due artiste note al panorama contemporaneo nazionale. La loro selezione è stata affidata a un comitato di consulta composto da Rosario Vilardo, Direttore del Parco Archeologico delle Isole Eolie, da Giulia Restifo, Ideatrice del Progetto e professionisti e professioniste accomunate da un’ampia esperienza con i temi del progetto: Gabi Scardi, Sabrina Drigo, Giusi Diana, Luigi Galimberti, Jessica Tanghetti. I criteri di selezione hanno privilegiato pratiche artistiche inclini all’esplorazione del rapporto tra arte contemporanea e patrimonio materiale e immateriale, con particolare attenzione al coinvolgimento creativo delle comunità.

La pratica di Rachele Maistrello si basa su una relazione tra passato e presente, esplorando archetipi dimenticati e memorie nascoste nella quotidianità attraverso l’uso di fotografia, video, documentazione e nei tempi recenti progetti di arte pubblica. Il suo lavoro, sviluppato attraverso lunghi periodi di studio e avvicinamento, si configura come un incontro, mettendo in evidenza un dialogo simbolico e performativo tra il tempo storico e la realtà contemporanea.

Virginia Zanetti lavora attraverso dinamiche relazionali e azioni collettive, capaci di coinvolgere le persone con cui entra in contatto attraverso codici condivisi e di creare un rinvigorito senso dell’esistere e una rinnovata conoscenza affettiva. Le opere risultanti, frutto di un processo partecipativo, instaurano un dialogo autentico e profondo con l’ambiente e con le comunità per cui sono state concepite.

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Virginia Zanetti e Rachele Maistrello durante la presentazione pubblica del progetto al Museo Bernabò Brea_Courtesy That’s Contemporary © Miriam Ziino

L’indagine sul patrimonio eoliano, affidata allo sguardo e alla sensibilità delle artiste, si concentra soprattutto su due siti archeologici, l’area della Contrada Diana a Lipari e le Saline di Lingua sull’isola di Salina.
Il sito archeologico di Contrada Diana è uno dei più importanti dell’arcipelago. Qui sono stati rinvenuti resti di un insediamento che risale all’età del Bronzo e che continua a rivelare segreti sulle antiche popolazioni che abitavano le isole. Gli scavi hanno portato alla luce strutture abitative, ceramiche e numerosi oggetti di uso quotidiano che raccontano la vita dei primi coloni delle Eolie. È un luogo affascinante, dove la storia si intreccia con la vita odierna di tutti i giorni dato che oggi ospita un parco giochi frequentato dalle bambine e dai bambini di tutta l’isola. “Il parco giochi sopra il parco archeologico della contrada Diana è vitale e caotico, le altalene dondolano incuranti tra i resti di età neolitica, greca e romana, vertigini di evoluzioni di chi siamo stati, che vivono nell’inconscio degli abitanti molto più di quanto immaginano”, afferma Rachele Maistrello, a cui è stato affidato il dialogo con questo sito.

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Visita a Parco Diana_Courtesy That’s Contemporary © Miriam Ziino

Le Saline di Lingua, sull’isola di Salina, sono un luogo di grande importanza storica ed economica per le Eolie, grazie alla produzione di sale che risale all’epoca romana e ad insediamenti più antichi. Fino alla fine del XVIII secolo le vasche per l’evaporazione dell’acqua marina erano visibili, ma ora sono sommerse dall’acqua, nascoste agli occhi dei visitatori. Oggi le Saline di Lingua sono una meta turistica popolare, anche per la presenza di uno dei due fari delle Eolie e dalla bellezza mozzafiato dei suoi panorami. Virginia Zanetti parla così della sua esperienza dell’isola di Salina: “Abbiamo immaginato il perimetro delle rovine delle Saline realizzate dai Romani, ormai sommerse dal mare che con le sue correnti ha creato la lingua di Salina. Queste terre, isolate dal mare e allo stesso tempo collegate al nucleo della terra, amplificano l’energia degli elementi naturali e le nostre emozioni.”

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Visita all'Isola di Salina_Courtesy That's Contemporary © Miriam Ziino

La residenza artistica di ricerca de La Materia delle Isole ha trasformato, per i giorni di permanenza delle artiste, l’isola di Lipari e l’arcipelago delle Eolie in un terreno di confronto creativo dove storia, archeologia e paesaggio si sono intrecciati con sguardi e spunti di riflessione propri dell’arte contemporanea. Partendo da un tour introduttivo delle isole guidato dalla direttrice del progetto, Giulia Restifo, il gruppo ha visitato il Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea per approfondire la conoscenza del periodo preistorico, guidati dall’archeologa Luana La Fauci. Un incontro con il Direttore del Museo Rosario Vilardo e Maria Clara Martinelli, esperta di archeologia eoliana, ha permesso di approfondire il patrimonio locale. Tappe successive dell’esplorazione sono state il Parco Diana e l’isola di Salina. Qui, le artiste hanno avuto l’occasione di incontrare il Sindaco di Salina e altre figure istituzionali, in un momento di dialogo dedicato al valore culturale e naturalistico dell’area. Preziosi e rivelatori sono stati inoltre gli scambi con Nino Saltalamacchia e Mario Marturano, rispettivamente Presidente e storico fotografo del Centro Studi Eoliano, custode delle tradizioni dell’arcipelago. Dopo aver dedicato del tempo alla riflessione, a un’esplorazione libera di altri luoghi iconici dell’isola di Lipari come le cave di caolino e pomice, il programma della residenza ha previsto un incontro aperto alla comunità locale presso il Museo, un’occasione per condividere impressioni e avviare un dialogo diretto con gli abitanti, rafforzando il potenziale di un dialogo tra arte e territorio.

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1. 1, 2, 3, Incontro di presentazione del progetto_Courtesy That’s Contemporary © Miriam Ziino

4. Foto con la comunità e le istituzioni_Courtesy That’s Contemporary © Miriam Ziino

Giunta alla sua conclusione, l’esperienza della residenza sedimenta e matura nella riflessione delle artiste che sono state invitate a elaborare, con un tempo di studio individuale, pensieri, schizzi e visioni, riguardo un possibile futuro intervento artistico da collocare nelle Aree Archeologiche della Contrada Diana a Lipari e delle Saline di Lingua nell’isola di Salina. Afferma Giulia Restifo: “Le artiste avranno un tempo di posa per restituire la loro idea di intervento possibile e dare nuove vite al patrimonio, integrate e sostenibili per il contesto. Il dialogo tra arte, territorio e comunità sarà il cuore di questo processo, con l’obiettivo di partecipare alla creazione di nuovi spazi di riflessione collettiva e stimolare un maggiore interesse turistico e culturale.”

La Materia delle Isole si proietta così verso lo sviluppo di un dialogo concreto tra il patrimonio culturale e naturale eoliano e le opere d’arte contemporanea, passando attraverso la creazione di una connessione profonda tra gli artisti, la comunità locale e il paesaggio e trasformando il patrimonio in una fonte di ispirazione contemporanea. Le Eolie diventano così teatro di una nuova narrazione artistica tra passato, presente e futuro.