In foto
Emilio Fantin, Inner encounters, 2005 . Credits Davide Bertocchi
“Esplorare lo spazio per condividere l'area non geografica del sogno e del sonno fino a spingersi al confine della coscienza.”
Sogni, immagini ed esperienze traumatiche tessono relazioni nella ricerca di Emilio Fantin (Bassano del Grappa, 1954), mostrata in occasione del progetto Risvegli.
Da tempo interessato al dialogo esistente tra le attività sensoriali e la costruzione di immagini interiori, pregne di vita e di morte, per Emilio Fantin Risvegli rappresenta una tappa nodale e di svolta nel percorso dell’artista.
“Ho dedicato gran parte della mia carriera artistica a comprendere l'aspetto comune dei sogni, come possiamo imparare a sviluppare le nostre vite sognanti collettivamente e come possiamo impegnarci nei sogni degli altri”
Cuore del progetto è l’indagine, dal potenziale temporale infinito, che Fantin conduce sugli stati di coscienza e di inconscio, i quali l’hanno portato gradualmente a sviluppare un forte interesse anche per lo stato di incoscienza caratteristica del coma. È proprio quest’ultimo il punto di partenza di Risvegli, per il quale Fantin ha coinvolto numerose persone reduci da questo tipo di trauma, ora capaci di esprimere ancor più vigorosamente forza vitale e nuovi orizzonti (possibile grazie alla collaborazione con gli operatori della Casa dei Risvegli e l’associazione gli Amici di Luca).
Tra i temi toccati il rapporto con il corpo, con situazioni sconosciute e la necessità di un cambiamento radicale.
La rappresentazione estetica di questa ricerca profonda si identifica nell’Integratore, l’installazione ambientale dalle dimensioni monumentali che integra, appunto, al suo interno, racconti di stati di coscienza differenti, favorendo l’incontro tra individui.
In foto
Emilio Fantin, Rêves, Magasin, Centre d’Art Contemporain, Grenoble, Francia, 1999.
Risvegli si compone di tappe differenti, sia italiane che estere. Dalle performance Luce nel Buio al Mambo – Museo d’Arte Moderna a Bologna (21-22 settembre), alle due mostre principali The Light of Darkness ospitate in due città diverse: la prima a Torino nella sede di Palazzo Barolo dal 26 ottobre all’8 dicembre; la seconda, da gennaio 2022, nella romana Fondazione Baruchello. L’Integratore, la cui installazione è prevista per entrambe le date di The Light of Darkness, viene affiancato dalla presenza di disegni, fotografie e sette video di ex pazienti che hanno attraversato l’esperienza del coma (proiettati in un’altra stanza), coinvolgendo il fruitore in un’esperienza emotivamente significativa. Durante il periodo di esposizione a Palazzo Barolo, sono previste anche performance (il 4, il 5 e il 26 novembre) che condurranno il visitatore in un un vero e proprio viaggio alla scoperta di dimensioni meno esposte della realtà.
Relativamente agli eventi oltreoceano, il progetto Risvegli prende invece forma a Chicago con Dreaming is Common to All, la mostra personale di Fantin durante la quale è possibile ascoltare i sogni registrati precedentemente da un pubblico eterogeneo (puoi registrare anche tu i tuoi sogni qui www.poeticsofnonperceptible.com/project/record-your-dreams/ ). Sono inoltre previsti incontri ed eventi collaterali fino al 12 novembre.
Risvegli sarà inoltre accompagnato da una pubblicazione dedicata al lavoro dell’artista.
Gli appuntamenti di Risvegli
Italia:
21-22 settembre: La luce del Buio performance presso il Mambo – Museo d’Arte Moderna a Bologna, progetto di Emilio Fantin in collaborazione con l’associazione Gli Amici Di Luca – gruppo “Dopo…di Nuovo”-Laboratorio teatrale della “Casa dei Risvegli Luca De Nigris”.
1 ottobre: la Fondazione Baruchello, Roma, darà il via ad una serie di rendez-vous digitali che anticipano la mostra prevista per gennaio 2022.
26 ottobre – 8 dicembre: The light of the darkness presso Palazzo Barolo a Torino, a cura di Gabi Scardi con Katherine Desjardins. Mostra ospite del PARI, Polo delle Arti Relazionali e Irregolari nell’ambito della Rassegna Singolare e Plurale 2021 un progetto di Città di Torino e Opera Barolo a cura di Artenne e Forme in bilico.
Gennaio 2022: The light of the darkness presso Fondazione Baruchello, Roma, a cura di Gabi Scardi con Katherine Desjardins.
Chicago:
15 Ottobre-15 Novembre: Emilio Fantin: Dreaming is Common to All. Mostra personale/Interactive Installation. Logan Center for the Arts, University of Chicago. A cura di Katherine Desjardins con Gabi Scardi, in collaborazione col Open Practice Committee (University of Chicago) ed il Comfort Station (Chicago). Entrata libera, aperto al pubblico. (Informazioni: https://dova.uchicago.edu/opc)
8/9, 15/16 Ottobre e 5/6, 12/13 Novembre: A Gathering of Dreams. Comfort Station, Chicago. Serie di incontri ed eventi collaterali in concomitanza con la mostra personale Emilio Fantin: Dreaming is Common to All a Chicago. Questa serie e’ organizzata dal GATHER, serie di musica sperimentale della Comfort Station, Chicago, ed e’ curato dal Allen Moore, Nick Meryhew and Rebecca Himelstein.
Entrata libera, aperto al pubblico. Informazioni: https://comfortstationlogansquare.org/gather
8-12 Novembre: Emilio Fantin: Visiting Artist. Università di Chicago. Una settimana di incontri pubblici, workshop/ incontri con gli studenti/candidati Masters della Facoltà di Arti Visive, University of Chicago. Organizzato dal Open Practice Committee (OPC), in collaborazione con la Facolta’ di Arti Visive (DOVA) ed il Gray Center for Arts and Inquiry, University of Chicago.
Programmazione gratuita e aperta al pubblico durante la settimana:
Lunedì 8 Novembre, ore 18,00: Open Practice Committee Presents: Emilio Fantin: Recent Work. Performance/workshop. Performance Penthouse, Logan Center for the Arts, University of Chicago.
Presented by the Open Practice Committee nella Facolta’ di Arti Visive.
Mercoledì 10 Novembre, ore 18,00: SIDEBAR: Awakenings: In Conversation with Emilio Fantin. Video screening/conversazione. Gray Center Laboratory, University of Chicago.
Presented by the Gray Center for Arts and Inquiry.