La giuria – composta da Matteo Balduzzi (curatore presso il Mufoco di Milano-Cinisello Balsamo), Rossana Ciocca (manager culturale, Milano), Lorenzo Perini Natali (collezionista e presidente di Progetto Ludovico, Milano), Giulia Restifo (direttrice di That’s Contemporary,Milano) – ha premiato acquisendo quattro fotografie della serie “Skyscraper (Cloud Study on Glass Transparent Corporate Building)” di Alessandro Manfrin (Savigliano, 1997), presentato dalla Gian Marco Casini Gallery (Livorno), con la seguente motivazione:
“Il Museo di Fotografia Contemporanea conserva e valorizza tra le sue collezioni una sezione estremamente ampia e completa dedicata alla rappresentazione del paesaggio, inteso nella sua accezione più ampia e con una particolare attenzione alle sperimentazioni e alla produzione delle giovani generazioni. In questo contesto si inserisce la serie “Skyscraper”, in cui Alessandro Manfrin ha fotografato immagini di nuvole riflesse sulle finestre dei grattacieli delle grandi banche ed assicurazioni, nuvole grigie a volte finestre coperte di polvere o smog, raccontando quello che nel paesaggio urbano contemporaneo spesso è visibile ma che non amiamo guardare. Attraverso un utilizzo apparentemente semplice e intuitivo del dispositivo fotografico, il lavoro di Alessandro Manfrin inserisce nel paesaggio un’ulteriore lettura, qualcosa che si sottrae a un primo sguardo superficiale”.
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Credits - nome artista - Courtesy - nome galleria
Il comitato di selezione ha inteso fornire a un autore molto giovane l’opportunità non consueta di essere acquisito in una collezione pubblica, sottolineando al contempo la proposta di una galleria emergente rispetto ai luoghi e ai circuiti consueti dell’arte contemporanea.
“Skyscraper (Cloud Study on Glass Transparent Corporate Building)” è il ritratto di un palazzo corporativo. Partendo dallo studio delle nuvole – un soggetto tipico della tradizione pittorica dell’arte frequentemente ripreso dai fotografi, fin dall’Ottocento – l’artista produce una serie di 12 immagini che hanno come soggetto porzioni di cielo riflesse sulle superfici specchianti dei palazzi di vetro delle assicurazioni e delle banche di Milano. Le opere sono allestite mantenendo un ordine cromatico, a produrre una vibrazione, uno studio di carattere quasi pittorico sull’immagine. Il lavoro tenta di tenere insieme e condensare nella stessa fotografia due umori differenti e contrastanti quali l’etereo e il potere finanziario, raccontando i materiali e la materia di cui l’architettura si fa portatrice di senso nelle città contemporanee.
Il lavoro tenta di tenere insieme e condensare nella stessa fotografia due umori differenti e contrastanti quali l’etereo e il potere finanziario, raccontando i materiali e la materia di cui l’architettura si fa portatrice di senso nelle città contemporanee
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Alessandro Manfrin, Skyscraper (Cloud Study on Glass Transparent Corporate Building), dettaglio, 2024.
La scelta del comitato del premio è avvenuta in seguito a un tour attraverso le gallerie presenti al miart e a una preselezione delle seguenti artiste e artisti:
Edo Bertoglio, Galleria Giampaolo Abbondio (Milano-Todi)
Joanna Piotrowska, Galeria Madragoa (Lisbona)
Irene Fenara, ZERO (Milano)
Rebecca Moccia, Galleria Mazzoleni (Torino)
Alessandro Calabrese, Viasaterna (Milano)
Andrea Romano, Federica Schiavo Gallery (Roma)
Anais Horn, MLZ GALLERY (Trieste)
In foto
L’artista Alessandro Manfrin insieme al gallerista Gian Marco Casini.