Questo evento non è stato soltanto un incontro, ma un’occasione per esplorare concretamente le opportunità che nascono dalla collaborazione tra discipline apparentemente distanti, sottolineando il valore che queste connessioni possono generare per la società. Perché se lo sport è una forma d’arte che celebra il corpo in movimento, l’arte, a sua volta, attinge a quella stessa dedizione, disciplina e forza che caratterizzano l’attività sportiva. Con lo sguardo rivolto verso le Olimpiadi di Milano Cortina 2026, il convegno ha messo in evidenza un messaggio chiaro: la contaminazione tra arte, sport e salute non è solo auspicabile, ma rappresenta una necessità per costruire un futuro più inclusivo e sostenibile. Ripensare la cultura del benessere significa creare un ponte tra eccellenza e condivisione, tra competizione e inclusione. Sul palco si sono alternati non solo atleti, artisti ed esperti, ma anche portavoce di una visione comune: quella di unire corpo e mente per favorire una società più giusta e creativa.
Realizzato con il supporto di That’s Contemporary e presentato da Alberto Gambone, il convegno è stato organizzato da ANG&OS Impresa Sociale e Tuttononprofit.com. Ha rappresentato un momento unico di confronto tra esperti, artisti, sportivi e operatori del settore non profit, ponendo al centro il tema della contaminazione tra il mondo dell’arte, dello sport e della salute. Un incontro che non solo ha sottolineato l’importanza di questi ambiti nella società contemporanea, ma ha anche guardato avanti verso un’Olimpiade capace di essere non solo sportiva, ma anche culturale e inclusiva.
Focus su Innovazione e Contaminazione
La giornata si è aperta con una panoramica sulle novità fiscali e giuridiche per gli enti non profit, con particolare attenzione alle imprese sociali, una frontiera straordinaria di innovazione e impatto sociale. Successivamente, si è discusso delle leggi regionali per l’istituzione delle palestre della salute e del recente DDL sulla piena detraibilità, mettendo in luce il ruolo dei biomarker digitali e degli algoritmi predittivi nella gestione dei costi e benefici per la salute pubblica.
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Case History: Testimonianze di contaminazione e restituzione
Tra i momenti più significativi dell’evento, le testimonianze dei protagonisti di alcune case history emblematiche, tra cui:
Kataklò, compagnia di danza fondata da Giulia Staccioli, che ha saputo fondere in modo unico il linguaggio dell’arte coreutica con la disciplina dello sport agonistico. Giulia Staccioli è stata ginnasta ritmica di livello olimpico, partecipando ai Giochi di Los Angeles ’84 e Seoul ’88. Dopo la carriera sportiva, ha studiato danza agli Alvin Ailey Studios di New York e si è unita alla compagnia americana Momix, esperienze che hanno ispirato ilprogetto Kataklò. Dal 1995, la compagnia si distingue per il suo stile che intreccia danza contemporanea, acrobatica, aerea e teatro fisico, celebrando il corpo come promotore di un linguaggio eclettico e universale. Tra i traguardi più prestigiosi, la creazione dei Cinque Anelli per la Cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, omaggio allo spirito olimpico. Il nome Kataklò, dal greco antico “Io danzo piegandomi e contorcendomi”, riflette una ricerca continua e una versatilità che hanno reso la compagnia riconosciuta a livello internazionale per il suo alto valore artistico, anche grazie alla collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura e il Ministero degli Esteri per eventi globali.
Réseau Entreprendre, rappresentata da Christian Zegna di Réseau Entreprendre Piemonte, opera in tutta la Regione offrendo alle neo-imprese un accompagnamento gratuito. Nata nel maggio del 2010 a Torino, è stata la prima realtà a portare in Italia un modello internazionale di successo, presente da decenni in diversi Paesi. L’associazione senza scopo di lucro, che conta sezioni locali a Cuneo, Alba, Alessandria e Vercelli (quest’ultima in fase di avvio), ha finora supportato 63 neo-imprese e creato 315 posti di lavoro. Réseau Entreprendre Piemonte si è affermata come punto di riferimento per l’accompagnamento di neo-imprese, grazie anche al sostegno di partner come Fondazione Michelin Sviluppo, Compagnia di San Paolo e Auchan.
Fuori Campo 11, con l’intervento di Barbara Fontanesi, ex pallavolista della Nazionale Italiana, ha presentato il suo progetto incentrato sulla responsabilità sociale degli atleti di livello internazionale. L’iniziativa lavora intensamente con le scuole per affrontare temi cruciali come l’abbandono sportivo e la dispersione scolastica precoce. Grazie al sostegno dello sport, l’obiettivo di Fuori Campo 11 è fortificare l’atteggiamento mentale dei giovani di fronte alle difficoltà della crescita e della vita. Attraverso un approccio che integra sport, cultura e socialità, Fuori Campo 11 offre opportunità di crescita per tutte le età, creando occasioni di aggregazione che stimolano il senso di appartenenza e l’inclusione. I suoi progetti coinvolgono attivamente la comunità, creando spazi di partecipazione dove lo sport diventa il motore per costruire relazioni e promuovere valori positivi. In particolare, il progetto Fuoriclasse si concentra sulla prevenzione della dispersione scolastica, utilizzando lo sport per valorizzare il potenziale degli studenti e favorire il lavoro di squadra. Attraverso esperienze che rafforzano la fiducia e la realizzazione personale, Fuoriclasse aiuta i giovani a contrastare l’abbandono scolastico e a sviluppare competenze emotive e sociali.
Fuori Campo 11 continua a impegnarsi nel creare opportunità che, attraverso lo sport e la responsabilità sociale, favoriscano una crescita positiva e inclusiva della comunità.
Un’Olimpiade Culturale per Milano Cortina 2026
In vista di Milano Cortina 2026, l’importanza di valorizzare il territorio e le persone che ospitano l’evento olimpionico assume un ruolo centrale. La manifestazione celebra l’eccellenza sportiva e promuove una narrazione inclusiva e radicata nelle comunità locali, rendendole protagoniste di un’eredità culturale e sociale duratura. Progetti come Sentedalps si sono distinti per il loro obiettivo di andare oltre la competizione sportiva, integrando esperienze culturali e artistiche in un dialogo tra arte, sport e salute.
Presentazioni e Performance
Il programma ha incluso momenti di approfondimento culturale come la presentazione e le letture tratte da “Rosso Ghiaccio, Eugenio Monti, dietro la leggenda”, con la partecipazione di Stefano Rotta, Caterina Caparello, che hanno portato alla luce le storie e l’animo di leggende dello sport olimpionico femminile e maschile.
Visita agli studi di Casa degli Artisti
La giornata si è conclusa con una visita guidata a cura di Giulia Restifo e Luigi Galimberti di That’s Contemporary, che hanno accompagnato i partecipanti alla scoperta degli studi degli artisti in residenza presso Casa degli Artisti. L’iniziativa ha offerto uno sguardo intimo e coinvolgente sulla creatività contemporanea, evidenziando il ruolo del luogo come fucina di idee e contaminazioni culturali. Tra le artiste e gli artisti in residenza che hanno condiviso la loro pratica troviamo i nomi di: Sacha Turchi, Mariangela Bombardieri, Andrea Amadei, Liana Ghukasyan, Firmamento Collettivo, Nicola di Giorgio, Manuel Contreras Vazques, Emma Selene lxchel (Sei) Iturriaga Sauco.
Un messaggio universale
Il convegno ha rappresentato una straordinaria occasione per riflettere su come l’arte, lo sport e la salute possano intrecciarsi, generando nuovi significati e opportunità. Questi mondi, apparentemente distanti, hanno dimostrato come, uniti, possano creare un impatto positivo duraturo sulla società, promuovendo non solo il benessere fisico, ma anche l’inclusione, la crescita culturale e il rafforzamento della comunità.
Guardando a Milano Cortina 2026, questo dialogo tra arte, sport e salute non è solo un auspicio, ma una strada concreta per costruire un futuro più equo e sostenibile. Un futuro in cui la contaminazione tra questi ambiti diventi non solo un’opportunità, ma un motore di trasformazione sociale. L’evento ha tracciato una rotta chiara, che promette di ispirare le nuove generazioni a perseguire non solo l’eccellenza sportiva, ma anche una visione inclusiva, culturale e globale del benessere.
Un’eredità che va oltre la competizione: è un impegno verso una società più sana, unita e creativa, pronta ad affrontare le sfide del futuro con nuove prospettive e strumenti di cambiamento.